News

La tecnologia del cesto

CiBi dedica un articolo alla tecnologia nel cesto

In collaborazione con la rivista CiBi, vi portiamo all’interno di un cesto natalizio e grazie all’intervento del nostro AD, Mario Bonaita, spieghiamo come la tecnologia può essere applicata alla conservazione dei cibi.
Leggendo l’articolo potrete approfondire il tema della scienza e della tecnologia dell’azoto applicate alla filiera agroalimentare, per renderla più sana, più buona e anche più bella.
Ecco di seguito l’intervista che potrete anche scaricare a fine pagina.

————————————————————————————————

La tecnologia non solo guida processi e soluzioni utili a rendere più efficiente la produzione, ma aiuta anche a garantire la sicurezza e la qualità del bene. Abbiamo chiesto a Mario Bonaita, AD di Air Bonaita S.p.A., specializzata in impianti e automazione industriale, di approfondire queste implicazioni, provando a immaginare quali prodotti dentro i cesti natalizi abbiano un debito con la tecnologia. Tra i tanti abbiamo individuato: olio, lenticchie, vino,formaggio, snack salato e birra.

L’azoto e la filiera agroalimentare
Tutti conoscono l’azoto come uno dei principali nutrienti del terreno, ma pochi sanno che questo gas (sigla chimica N) è splendido alleato della filiera agroalimentare. Sono addirittura 3 i prodotti del nostro cesto in cui l’azoto gioca un ruolo importante, in fasi diverse: – nella produzione di olio di oliva, in particolare quello Extra Vergine biologico, l’azoto ne permette la perfetta conservazione nei silos di stoccaggio prima del confezionamento; – nei vini, il gas viene utilizzato durante l’imbottigliamento per riempire il collarino tra il liquido e il tappo, evitando i rischi di ossidazione; – nel sacchetto di lenticchie, l’azoto entra a fare parte della tecnologia MAP, ovvero il confezionamento in atmosfere modificate e protette che tutelano la qualità del prodotto e preservano da numerosi tipi di batteri.

Protetti da un gas 

«Sempre in tema di gas – racconta Mario Bonaita – l’anidride carbonica (CO2) viene utilizzata nella produzione della birra per renderla vivace, obiettivo che può essere raggiunto anche tramite carbonazione naturale. È curioso notare che se l’azoto è fondamentale perché protegge e tutela senza alterare le caratteristiche del prodotto, l’anidride carbonica interviene decisamente sul bene, modificandone la percezione. Per questo, occorre che il gas utilizzato sia reso purissimo attraverso un processo di depurazione che lo liberi da qualunque traccia di olio, grasso, plastificanti e ruggini.» 

Infine formaggio e snack salato sono accomunati da impianti che usano le medesime soluzioni di automazione; si tratta di linee di produzione che vanno dal trattamento del latte al taglio e all’imballaggio nell’industria casearia, e dalla sbucciatura alla frittura, dall’aromatizzazione all’inscatolamento in quella degli snack. Perché la catena produttiva funzioni alla perfezione e la qualità sia preservata, occorre velocità e massima igiene, caratteristiche garantite dai sistemi di automazione ad aria compressa e da materiali (l’acciaio inox) che, a contatto con l’alimento, non lo contaminino e non lo deteriorino.

Air Bonaita si distingue per la realizzazione e la distribuzione di impianti industriali per aria compressa e di componenti e sistemi per l’automazione industriale. Fra i vari, ha sviluppato una rilevante esperienza nei generatori d’azoto e nei sistemi di erogazione di gas miscelati, utili nella conservazione degli alimenti.

Flavio Merlo
flavio.merlo@unicatt.it

Scarica la rivista