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Proteggere la qualità, garantire la sicurezza

Dalla ricerca al consumo, gli attori dell’agroalimentare riuniti ad Altopalato per parlare di qualità e sicurezza. Il nostro AD, Mario Bonaita, insieme alla rivista CiBi, ci porteranno nel mondo di una tecnologia all’avanguardia che metterà in soffitta le vecchie bombole e grazie a Parker potremo trasformare l’aria compressa in purissimo azoto senza rischi e con tanti benefici.

Ecco di seguito l’intervista che potrete anche scaricare a fine pagina.

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Enoteca, ristorazione collettiva, olio extra-vergine, economia circolare, scuola alberghiera, acquacoltura, impresa di automazione per la filiera agroalimentare e il più antico centro di cultura enogastronomica di Milano. Ingredienti apparentemente distanti che trovano il loro amalgama attorno al tavolo reale di Altopalato per discutere di qualità e sicurezza degli alimenti.

Ospiti eccezionali, Claudia Sorlini, professore ordinario della Facoltà di agraria di Milano, e Tiziana Cattaneo, dirigente scientifico del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA); a loro è affidato il compito di raccogliere le testimonianze dei rappresentanti della filiera per individuare le soluzioni migliori per cibi e bevande più sani e puliti.

Cominciare dalla sostenibilità ambientale
L’attenzione alla sostenibilità ambientale non è solo una scelta etica, ma una richiesta dei consumatori che indicano nel rispetto dell’ambiente uno dei più importanti criteri di scelta degli alimenti. Questa domanda di sostenibilità, che trova nell’economia circolare di Neorurale uno dei suoi migliori esempi, è perfettamente coerente con il desiderio dei produttori di assicurare la massima qualità dei loro prodotti, ovvero protezione delle caratteristiche intrinseche del bene e sua conservazione nel tempo. La ricerca ha dimostrato che una delle soluzioni capaci di far convergere queste due istanze è l’utilizzo dei gas, in particolare dell’azoto che consente di preservare alimenti e bevande dai rischi dell’ossidazione e dall’attacco dei batteri.

Attivare questa tecnologia significa anche aumentare i tempi di stoccaggio prima del confezionamento (per esempio di vino e olio) e prolungare notevolmente la vita commerciale del bene fresco (per esempio la quarta gamma), che, nel peggiore dei casi, beneficia di un incremento del 40%. L’alternativa a queste soluzioni è l’impiego di additivi chimici che rischiano di incidere sulla qualità del bene.

Formazione e tecnologia
Queste applicazioni faticano, tuttavia, a penetrare in modo estensivo in alcune filiere, sia per diffidenza verso le novità, sia per difficoltà a utilizzare i gas come l’azoto, finora in bombole, tanto pericolose, complesse e costose. Se sulla mentalità molto possono incidere i centri di formazione delle nuove generazioni, l’introduzione dell’auto-produzione attraverso l’utilizzo di generatori, come racconta l’AD di Air Bonaita, permette di mettere in soffitta le bombole attraverso una tecnologia che trasforma l’aria compressa in purissimo azoto senza rischi e con tanti benefici.

Flavio Merlo
flavio.merlo@unicatt.it

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